Prospective randomized comparison of idarubicin and high-dose daunorubicin in induction chemotherapy for newly diagnosed AML

Prospective randomized comparison of idarubicin and high-dose daunorubicin in induction chemotherapy for newly diagnosed AML

Negli anni ’80, una serie di studi randomizzati hanno stabilito il cosiddetto regime 3+7, comprendente 7 giorni di citarabina (da 100 a 200 mg/m2/die come infusione endovenosa continua) e 3 giorni di daunorubicina (45 mg/m2/die) come terapia di induzione standard per la leucemia mieloide acuta (LAM) (Preisler H et al, 1987; Yates J et al, 1982).

Diversi studi hanno confrontato la daunorubicina alla dose da 45 a 50 mg/m2/d con idarubicina a 12-13 mg/m2/die e tre dei 4 principali trial hanno mostrato un tasso maggiore di remissioni complete (RC) con idarubicina rispetto a daunorubicina, in particolare nei pazienti più giovani.

Durante la fase di consolidamento, quando i pazienti ricevono citarabina e 2 giorni di idarubicina o daunorubicina alle stesse dosi della terapia di induzione, l’idarubicina ha mostrato una mielotossicità significativamente maggiore, suggerendo che i due farmaci non sono stati confrontati a dosi equivalenti.

Da studi di confronto delle diverse dosi di daunorubicina (90 mg/m2/die per 3 giorni o 45 mg/m2/die per 3 giorni) nei pazienti più giovani con LAM è emersa una superiorità statisticamente significativa della  daunorubicina ad alte dosi rispetto a daunorubicina a dose standard (Lee JH et al, 2011).

by  Orsola Vitagliano, Felicetto Ferrara

da www.ematologiainprogress.it