Joshua Geleris, M.D., Yifei Sun, Ph.D., Jonathan Platt, Ph.D., Jason Zucker, M.D., Matthew Baldwin, M.D., George Hripcsak, M.D., Angelena Labella, M.D., Daniel Manson, M.D., Christine Kubin, Pharm.D., R. Graham Barr, M.D., Dr.P.H., Magdalena E. Sobieszczyk, M.D., M.P.H., and Neil W. Schluger, M.D.
Abstract
L’idrossiclorochina è stata ampiamente somministrata a pazienti con Covid-19 senza prove solide a supporto del suo utilizzo. Abbiamo esaminato l’associazione tra uso di idrossiclorochina e intubazione o morte in un grande centro medico a New York City. Sono stati ottenuti dati su pazienti consecutivamente ricoverati in ospedale con Covid-19, esclusi quelli che erano stati intubati, deceduti o dimessi entro 24 ore dalla presentazione al dipartimento di emergenza (baseline dello studio). L’end point primario era un composto di intubazione o morte in un’analisi time-to-event. Abbiamo confrontato i risultati nei pazienti che hanno ricevuto idrossiclorochina con quelli nei pazienti che non lo hanno fatto, utilizzando un modello Cox multivariabile con ponderazione di probabilità inversa.