Philadelphia Chromosome–Positive Acute Lymphoblastic Leukemia: la review pubblicata sul NEJM

Philadelphia Chromosome–Positive Acute Lymphoblastic Leukemia: la review pubblicata sul NEJM

Author

 

Robin Foà

 

 

Abstract

 

E’ stata pubblicata il 23 giugno sul New England Journal of Medicine la review “Philadelphia Chromosome–Positive Acute Lymphoblastic Leukemia” a firma di Robin Foà e Sabina Chiaretti.

E’ il coronamento di una storia iniziata quasi 20 anni orsono (e ancora in corso), quando decidemmo di condurre il primo studio policentrico GIMEMA per il trattamento di quella che allora era la peggior neoplasia ematologica (e forse non solo), utilizzando in induzione solo l’inibitore delle tirosin-chinasi (TKI) imatinib, che aveva rivoluzionato la terapia e la prognosi dei pazienti con leucemia mieloide cronica (LMC), anche in pazienti con leucemia acuta linfoblastica (LAL) Philadelphia (Ph)+. Poiché era un approccio abbastanza rivoluzionario, furono arruolati solo pazienti anziani, di età superiore a 60 anni, che venivano spesso trattati solo con terapie palliative. Lo studio, pubblicato su Blood, dimostrò per la prima volta che con la combinazione di imatinib e steroide praticamente tutti i pazienti ottenevano una remissione di malattia. Da allora sono stati condotti dal nostro gruppo (e pubblicati) molti altri studi usando TKI di 2da e 3za generazione.

 

 

Source

 

Ematologia in Progress